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INTERVISTA CON SARAH HOUCKE

Durante il mese di dicembre 2017 abbiamo intervistato, presso il Weihnachtscircus Royal di Emmenbrücke (CH) la domatrice Sarah Houcke, figlia del famoso domatore e addestratore di animali Sacha Houcke.
Ciao Sarah, raccontaci della tua vita, della tua famiglia e dei tuoi inizi
Faccio parte della sesta generazione di una famiglia circense specializzata nell’addestramento degli animali: sia mio papà, sia mio zio, sia mio nonno hanno sempre lavorato con gli animali. Sono nata in Inghilterra quando mio papà lavorava lì con Chipperfield, ma sono cresciuta al Circo Knie (CH). Qui vi lavorarono sia mio nonno (per ben 35 anni) che mio papà per 13 anni (non continuativi). All’età di 8 anni ci siamo trasferiti in Germania da Barum: mio papà lavorava presso altri circhi con gli animali di Knie. Lì ho iniziato a lavorare in pista con lui con i cavalli e gli elefanti, oltre ad essermi esibita in un numero di volteggio e con un cammello. Sempre da Barum ho studiato, infatti possedevano una loro scuola di circo.

Da Barum è stato il tuo debutto in pista, in seguito hai poi lavorato presso grandi e rinomati circhi
All’età di 14 anni sono tornata in Svizzera da mia mamma ed in seguito ho lavorato per un anno al parco Connyland con le foche e i delfini. Quando avevo 17 anni sono andata da Fliegenpilz e ho presentato per 4 stagioni un numero di cavalli e uno di esotici. All’età di 21 anni mi hanno chiamata da Ringling Bros. and Barnum & Bailey in America dove ho iniziato a lavorare con le tigri e gli elefanti, per ben 5 anni. Sono poi tornata in Europa dove ho lavorato con Roncalli per 3 anni, ed in seguito ho iniziato una collaborazione con Flavio Togni ed i suoi animali, con cui ho lavorato in diversi paesi tra cui Romania, Ungheria e Francia (Arlette Gruss e Cirque d’Hiver Bouglione). In fine mi sono stabilita in Francia presso il Cirque Medrano, dove ho lavorato fino pochi mesi fa.

Ed ora ?
Ho iniziato alcuni mesi fa una collaborazione con Martin Lacey Jr. ed i suoi animali. Attualmente mi esibisco qui al Weihnachtscircus Royal, mentre nel 2018 farò parte del cast del Cirque Arlette Grusss.
Hai lavorato con tanti animali, non solo con le tigri. Quali ti piacciono maggiormente?
Il mio sogno era di lavorare con le tigri. Quando ero da Fliegenpilz abbiamo iniziato a pensare di prendere le tigri, il direttore mi disse “dai Sarah proviamo!” ma non ero sicura, d'altronde ero giovane e avevo 18-19 anni. Quando alcuni anni dopo mi chiamarono per andare da Ringling mi chiesero cosa volessi fare ed io risposi che il mio sogno erano le tigri. Hanno subito accettato, anche perché era quello che cercavano. Dunque ho iniziato con le tigri da Ringling, dove il primo anno ho lavorato assieme a Gunther (addestratore e domatore presso il RBB&B) che mi ha insegnato molto, mentre i successivi 4 anni ero da sola in pista.

Visto che hai lavorato con molti animali, ci sono differenze nell’addestramento?
Non ci sono grandi differenze. Ci sono piccole cose che variano e che magari con un animale non puoi fare. Con i cavalli metti la longia, piuttosto che con l’elefante cammini al fianco, ma con le tigri questo non puoi farlo. Il principio però è lo stesso, in particolare con cavalli e tigri.
Per quanto tempo hai provato il numero con le tigri che presenti oggi al Weihnachtscircus Royal?
Ho iniziato praticamente un mese prima di debuttare da Royal. Sembra veloce, ma alla fine l’allenamento è lento: devi farti conoscere, entri in gabbia con le tigri, le accarezzi, le pulisci, hai sempre bocconcini di carne che dai agli animali, ecc. Deve crearsi un rapporto di confidenza tra te e l’animale, ma già dopo una settimana capisci se loro ti accettano. Ti faccio un esempio: quando ero negli USA c’era una tigre che non mi voleva ed io lo sentivo, l’avevo capito e sinceramente avevo anche un po’ di paura a lavorare in quella gabbia. Tolto quell’animale, andò poi tutto molto bene.

Non c’è mai la paura di entrare in gabbia con delle tigri?
Paura no, ma io so che sono tigri e quando lavoro con loro devo sapere quali sono i limiti oltre cui non andare: è una sorta di rispetto tra me e gli animali. Questo è il sesto gruppo di tigri con cui lavoro ed è sempre andato tutto bene proprio per questo motivo. In gabbia non voglio farmi vedere come più forte di loro, no, io sono lì solo per fare vedere le tigri e dimostrare come lavorano.
Hai lavorato in tanti Circhi e in tanti paesi, noti differenze nel pubblico?
In America è tutto molto più grande rispetto a qui, dunque è anche più difficile lavorare: loro si muovono molto durante lo show, inoltre spesso ti esibisci davanti a migliaia di persone e dunque è difficile vedere le reazioni. Qui in Europa è invece più piccolo e più bello, c’è più contatto con la gente, vedi se gli sta piacendo quello che vedono, se ridono o come reagiscono. In generale in Germania, Svizzera e Francia è molto bello, il pubblico reagisce bene e si vede che il circo piace molto alla gente.

Non avresti lavorato con gli animali, cosa avresti voluto fare?
Se devo dire la verità non saprei cosa rispondere. Sono nata in questo mondo, in questa famiglia e questa è la mia vita. Fin da piccola vedevo la mia famiglia lavorare con gli animali e questo è sempre stato quello che volevo fare.

Tu che da sempre hai lavorato con gli animali, cosa vorresti dire agli animalisti?
Purtroppo da parte dei gruppi animalisti, che spesso sono forti e con tanti soldi, c’è molta pressione per togliere tutti gli animali dai circhi. Io li reputo un po’ estremisti, ma se un domani non potremo più tenere gli animali, il Circo dovrà adeguarsi. Credo però che per anni li avremo ancora…soprattutto perché si vede che al pubblico gli animali piacciono molto.
Ringraziamo Sarah per la sua disponibilità e gentilezza. Cogliamo l'occasione per augurarle una grandiosa stagione al Cirque Arlette Gruss (F), dove debutterà tra una decina di giorni!
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